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Strutture umanitarie in Congo

Il fortunato incontro tra Mario Nava, fondatore di Tecnolegno e Padre Emilio Ratti, medico e frate francescano missionario, si concretizzò in Africa agli inizi degli anni 90’.

Il fortunato incontro tra Mario Nava, fondatore di Tecnolegno e Padre Emilio Ratti, medico e frate francescano missionario, si concretizzò in Africa agli inizi degli anni 90’.

Questo importante evento segnò significativamente la vita del Sig. Nava e di tutta la sua famiglia. La sua inclinazione verso attività benefiche lo condusse a sostenere concretamente alcune missioni umanitarie in Congo, con l’obiettivo di consentire un’assistenza sanitaria e formazione scolastica in villaggi privi di strutture.

Padre Ratti, grazie al suo grande temperamento e forza di volontà, riuscì a radunare volontari laici e suore missionarie per realizzare un’importante struttura medico-sanitaria a Luhwinjia. Un intero reparto è stato dedicato a Silvia Nava, figlia del Sig. Nava prematuramente scomparsa.

Questa attenzione e propensione verso le iniziative umanitarie è stata trasmessa allo stesso figlio Gianfranco, che si recò in prima persona in Congo, affiancando Padre Ratti nelle attività edilizie necessarie allo sviluppo delle strutture principali.

Grazie alle competenze costruttive acquisite all’interno di Tecnolegno, Gianfranco fu in grado di realizzare gli impianti elettrici necessari all’ospedale; con il padre Mario si adoperò per la fornitura e invio delle materie prime fondamentali per la costruzione dell’ospedale e della scuola.

Discrezione e umiltà sono i tratti salienti che hanno caratterizzato tutte le attività di volontariato e beneficienza condotte dalla Famiglia Nava; tali valori continuano ad essere un modello per l’intera attività di Tecnolegno.